Monologo di Mick
da "Il Guardiano", di H. Pinter
N:B: A dispetto del titolo e dell'apparenza non esiste alcun "monologo di Mick"
nel Guardiano: il presente monologo è stato ricavato da una delle scene finali
dell'opera, scena in forma dialogica
Com'è che hai chiamato mio fratello? Come hai detto
che é? Matto! Chi è matto!? [pausa] Hai detto che mio fratello
è matto? Mio fratello. Non ti sembra che... non ti sembra che sia
un po' impertinente venir fuori a far discorsi del genere? No?
Che tipo strano che sei... O
mi sbaglio? No no, tu sei proprio strano. Tu sei il solo uomo con cui ne
ho parlato. Il solo con cui ho fatto parola dei miei sogni, dei miei più
profondi desideri, soltanto a te li ho raccontati, e te li ho raccontati
soltanto perché avevo capito che eri un designer professionale di
prima classe, abilitato sia per interni che per esterni. Tu invece non
saresti neanche capace di mettere del linoleum blu garganello picchiettato
di rame e di avorio e di sfumare lo stesso colore sulle pareti! E nemmeno
saresti capace di decorare un tavolo in teak afromosia, o ricoprire una
poltrona in giallo canarino, o un divano con la cornice in faggio, e la
stoffa verde mare!
Cristo, che tipo strano che
sei. Da quando sei entrato in questa casa non ci sono stati altro che guai.
Problemi. Non posso prendere per vero niente di quello che dici. Qualunque
cosa che dici la si può interpretare in mille modi diversi. E spesso
sono balle. Tu sei un violento, fai lo stravagante, sei del tutto imprevedibile!
Sei come una bestia, una bestia selvatica, un poco di buono, a dirla giusta.
E a dirla ancora più giusta, puzzi da fare schifo dalla mattina
alla sera. Senti un po': tu vieni qui presentandoti come un designer
abilitato per interni, ragion per cui io ti assumo e che succede? Tu fai
un bel discorso su tutte le referenze che hai a Sidcup, e che succede?
non mi
sembra che tu sia andato a Sidcup per fartele dare, le
referenze!
Insomma, per quanto spiacevole
possa sembrare sono costretto a liquidarti definitivamente per il tuo lavoro
da guardiano. Mezzo dollaro [getta mezzo dollaro ai piedi di Davies].
E' questo che voglio! Pensate
che abbia solo questa abitazione a cui pensare? Io sono pieno di altre
cose di cui occuparmi. Ho altre cose, sono pieno di altre cose, io! Avrò
pure i miei affari da tirare avanti, no? Devo pensare a espandermi, in
tutte le direzioni. Io non mi fermo. Io mi muovo, sempre. Mi muovo... sempre.
Devo pensare agli sviluppi... io. Non m'importa di questa casa, non mi
interessa. Mio fratello, può occuparsene, può occuparsene
lui, la può sistemare, ci può fare quello che vuole. Non
m'importa niente. Io pensavo di fargli un favore lasciandoti vivere qui.
Ha la sue idee, bisogna lasciargliele. Non c'è niente da fare.
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